Sudan: c’è l’accordo

Militari e civili, con la mediazione di Unione Africana ed Etiopia, sono arrivati ad un'intesa per il periodo di transizione

Accordo raggiunto in Sudan tra i militari e l’opposizione civile riunita nelle Forze per la libertà e il cambiamento. Anche se la prudenza in questi casi non è mai troppa pare che possa essere la volta buona. Le  parti hanno concordato, per il periodo di transizione che porterà alle elezioni, una rotazione al vertice del Consiglio sovrano, il massimo organo dello Stato, che dovrebbe durare per almeno tre anni. Al termine di questa transizione, verranno indette le elezioni.

Accolta anche la richiesta avanzata dalle Forze per la libertà e il cambiamento di creare una commissione d’inchiesta indipendente per indagare sulle violenze iniziate con il primo attacco dei militari sul sit in pacifico del 3 giugno.

L’annuncio dell’accordo è stato annunciato oggi, 5 luglio,  dall’Unione Africana, impegnata nella mediazione insieme all’Etiopia con il primo ministro Abiy Ahmed. La nuova tornata di colloqui si è svolta nella capitale sudanese Khartoum.

Dopo aver raggiunto l’intesa l’inviato speciale, Mahmoud Dirir, ha annunciato che i leader della protesta hanno accettato di sospendere lo sciopero generale annunciato per il 14 luglio e di tornare al tavolo dei negoziati.

*L’immagine è tratta dalla pagina Facebook del Sudanese Congress

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