Proteste/Iran: la risposta del regime

Il governo agita lo spettro dell'ingerenza esterna in una manifestazione pubblica a sostegno della Repubblica islamica

I manifestanti, sventolano bandiere nazionali e gli striscioni mostrano le frasi  “Morte all’America” e “Morte a Israele” accompagnati da slogan a favore della Repubblica islamica. Alcuni tra i manifestanti  hanno dato fuoco alle bandiere americane. Sono le immagini che raccontano  la risposta del regime che ieri ha voluto denunciare, con una manifestazione a sostegno del governo,  le violente proteste della scorsa settimana in Iran per l’aumento dei prezzi del carburante.

Rivolgendosi a migliaia di manifestanti nella capitale lunedì, il generale Hossein Salami ha accusato gli Stati Uniti, il Regno Unito, Israele e l’Arabia Saudita di aver alimentato i disordini, in cui diversi manifestanti sono stati uccisi dalle forze di sicurezza iraniane. L’Iran distruggerà gli Stati Uniti e i suoi alleati se attraverseranno la “linea rossa” segnata da Teheran, ha detto il capo del corpo d’élite dei Guardiani della Rivoluzione. Discorso infuocato che sembrava avere l’obiettivo di stornare l’attenzione sulla crisi interna accusando  responsabilità esterne.

Fotonotizie è una sezione di atlanteguerre che dà conto di emergenze in sviluppo

In copertina un fotogramma della manifestazione tratto dalla tv iraniana StarTv

(Red/Est)

Tags:

Ads

You May Also Like

La guerra e i reporter

Khandaker Muhammad Asad è stato nominato Pink Lady Food Photographer of the Year 2020

Khandaker Muhammad Asad è stato nominato Pink Lady Food Photographer of the Year 2020 ...

Nubi sopra Dacca

Diciannove condanne a morte e l'ergastolo al capo dell'opposizione in Bangladesh. Massima allerta in città in un clima politico sempre più teso

La giustizia di Dacca ha comminato ieri ben 19 condanne a morte nelle file ...

Dossier, avviso ai naviganti

Per altre due settimane questa sezione di atlanteguerre va in vacanza. Ci rivediamo a settembre

Per altre due settimane questa sezione di atlanteguerre va in vacanza. Ci rivediamo a ...