Il futuro della Corea del Sud? Nelle armi

Il Presidente sudcoreano vuole che il suo Paese diventi il quarto esportatore mondiale nel settore difesa. In vista di "guerre future"

Il Presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol si è impegnato a intensificare gli sforzi per aumentare le esportazioni di armi del suo Paese garantendo al contempo  tecnologie di difesa all’avanguardia. Nella sua visione, la Corea del Sud deve infatti ambire alla costruzione di un’industria delle armi nazionale che possa diventare  il quarto esportatore di armi al mondo.  Yoon, un ex magistrato che ora ricopre il ruolo di 13° e attuale presidente della Corea del Sud dal 2022, è intervenuto ieri – riporta l’emittente del Qatar Al Jazeera –   un incontro sulla promozione delle esportazioni di carattere militare, progettato per capire come  riorientare l’industria della difesa dalle forniture interne alle esportazioni.

“L’industria della difesa è un nuovo motore di crescita futura e il perno dell’industria high-tech”, ha detto Yoon all’incontro della Korea Aerospace Industries (a destra un’immagine tratta dal sito della Kai dove campeggia lo slogan: la sfida per l’inizio di una nuova era è iniziata).L’azienda, situata nel Sud del Paese nella città di Sacheon, è l’unica industria locale che produce  aerei da guerra.  “Con l’intensificarsi della competizione per la supremazia tecnologica, dobbiamo garantire la competitività tecnologica per sviluppare sistemi d’arma rivoluzionari per le guerre future”, ha detto ancora il Capo di Stato.

(Red/Est)

Fotonotizie è una sezione di atlanteguerre che dà conto di emergenze in sviluppo

In copertina, il Presidente coreano 

Tags:

Ads

You May Also Like

Afghanistan 2021. Vent’anni dopo, vent’anni indietro?

Una giornata a Rovereto nella data storica dell'11 settembre 2001. La necessità di un dibattito e di una riflessione due decenni dopo. Accompagnati dai rintocchi della Campana dei caduti

“Afghanistan, 2021. Vent’anni dopo, vent’anni indietro?” è il titolo scelto dal  Forum trentino per ...

Myanmar: pentole contro la dittatura

I birmani reagiscono al colpo di stato con campagne di disobbedienza civile non violenta. Mentre si riunisce il Consiglio di sicurezza dell'Onu ma Cina e Russia vogliono evitare condanne

di Emanuele Giordana La chiamano “Iron Campaign”, una protesta non violenta che parte dalle ...

Torture e stupri, le denunce dei Tamil

Una guerra terminata sulla carta otto anni fa, le cui conseguenze continuano tuttora. Tra ...