Coree, viaggio nella Zona demilitarizzata

Dopo il conflitto degli anni Cinquanta la Corea è stata divisa al 38° parallelo; due chilometri a Nord e due a Sud compongono una striscia di terra che chiamata DMZ

di Novella Benedetti

Un detto coreano recita: quando le balene combattono, a spezzarsi la schiena è il gamberetto. Le balene sono le super potenze (Stati Uniti, Cina, Russia), il gamberetto è la povera Corea, stretta nella morsa. Tecnicamente la Corea del Nord e la Corea del Sud sono in guerra da decenni: hanno firmato solo un cessate il fuoco. Dopo il conflitto degli anni ’50, la Corea è stata divisa al 38° parallelo; due km a nord e due km a sud compongono una striscia di terra che è chiamata zona demilitarizzata (DMZ). Questi quattro chilometri sono molto interessanti, e vari tour operator ci portano turisti tutti i giorni. Su entrambi i lati si vedono dei paesi, anche se a nord sembrerebbero essere disabitati. La guida ci dice che la Corea del Sud per (ri)popolare l’area offre due incentivi: chi decide di vivere lì non paga le tasse e non deve fare il servizio militare… continua su Unimondo

In copertina: monumento alla DMZ. Foto dell’autrice

Tags:

Ads

You May Also Like

War Games: la guerra sotto traccia per Taiwan

Una simulazione americana di un attacco cinese  mostra uno scenario drammatico e costoso da evitare. Come? Aumentando la deterrenza: rafforzando le difese dell'isola contesa e mandando più armi. Dall'inviato nel Sudest asiatico

di Emanuele Giordana Bangkok – Il Centro americano per gli studi strategici e internazionali ...

La guerra del greggio

Dopo l'annuncio dell'uscita del Qatar dall'Opec: una mossa sullo scacchiere regionale in un’area di confronto globale fra potenze

di Maurizio Sacchi Il Qatar ha recentemente annunciato che lascerà l’OPEC l’anno prossimo, ritirandosi ...

Afghanistan: negoziato in salita tra bombe e segreti

L'ennesimo attentato a Kabul (senza rivendicazione) illumina le difficoltà del processo negoziale mentre fallisce il primo dialogo diretto interafgano

di Emanuele Giordana L’ennesimo attentato a Kabul (senza rivendicazione) illumina le difficoltà del processo ...