Rdc tra inondazioni e bombardamenti

Nella Repubblica Democratica del Congo, le peggiori inondazioni degli ultimi 60 anni hanno lasciato oltre 2milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria. Di queste, come spiega l’Unicef in un comunicato stampa, il 60% sono bambini e bambine. Secondo le stime dell’Ocha (Ufficio per gli affari umanitari è un ufficio delle Nazioni Unite), 18 delle 26 province del Paese sono state colpite da piogge eccezionalmente intense negli ultimi due mesi. Le acque alluvionali, che hanno provocato un innalzamento del fiume Congo che non si vedeva da decenni, avrebbero distrutto o danneggiato quasi 100.000 abitazioni, 1.325 scuole e 267 strutture sanitarie. Le colture si sono deteriorate nei campi sommersi dall’acqua, accrescendo la prospettiva di carenze alimentari in alcune località.

Nelle aree inondate si riscontrano il 40% del totale dei casi di colera individuati nel Paese. Secondo l’Oms, nel 2023 nella Rdc sono stati registrati più di 52.400 casi di colera e 462 decessi. Numeri che ne fanno una delle più grandi epidemie al mondo.

Alla violenza del clima si somma quella umana. Nei giorni scorsi si è infatti registrato un uso crescente di artiglieria pesante e di bombardamenti negli scontri intorno alla città di Goma, nel Nord Kivu. Varie bombe sarebbero infatti cadute su alcune delle località civili in cui si stanno rifugiando circa 65.000 sfollati interni. L’Unhcr (l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati), si è detta profondamente preoccupata per le terribili conseguenze per i civili. Si stima che siano 135.000 gli sfollati interni in fuga dalla città di Sake. A questo si aggiunge la presenza di ordigni inesplosi. Dalla prima settimana di febbraio, almeno 15 civili sono stati uccisi e 29 feriti intorno a Goma e Sake.

“I bombardamenti indiscriminati – scrive l’Unhcr in una nota – stanno amplificando la pressione sulle risorse già limitate per accogliere 800.000 sfollati interni nella regione e 2,5 milioni di sfollati nella provincia del Nord Kivu. La violenza continua a limitare l’accesso alle popolazioni isolate nel territorio di Masisi e Rutshuru, aggravando le sfide affrontate dalle agenzie umanitarie nel fornire assistenza. Con poche opzioni praticabili attualmente per un passaggio sicuro da Goma, le crescenti comunità di sfollati nella città si trovano ad affrontare condizioni in rapido deterioramento”.

Leggi la scheda conflitto della Repubblica Democratica del Congo

*Foto di Hans da Pixabay

Tags:

Ads

You May Also Like

Una Festa senza divisa

Nel silenzio dei Fori Imperiali, il Coronavirus e le incoerenze di un normale 2 Giugno che celebra la Repubblica. Quest'anno senza  parata militare

di Raffaele Crocco La questione è capire perché una Repubblica che ha una Costituzione ...

Lo scambio di tank russo laotiano

Il Paese dell'Asia che si è sempre rifiutato di condannare l'invasione dell'Ucraina scambia mezzi pesanti con Mosca. Vintage contro modernità. Dall'inviato nel Sudest  asiatico

Dall’inviato Emanuele Giordana Vientiane – Quando il 9 gennaio scorso il Ministero della Difesa ...

Iran: reprimere la protesta

Le manifestazioni dopo la morte di Masha Amini non si fermano, mentre la polizia castiga e segnala infiltrazioni terroristiche

L’ondata di proteste causata dalla morte della ventiduenne curdo-iraniana Mahsa Amini mentre era detenuta ...