Haiti nel caos

Scontri e vittime nella capitale Port-au-Prince dove si protesta contro la corruzione e per le dimissioni del Presidente Jovenel Moise

Haiti è nel caos. Da giorni migliaia di persone stanno manifestando per le strade della capitale Port-au-Prince per chiedere le dimissioni del presidente Jovenel Moise.

Gli scontri con la polizia non si sono fatti attendere. Le forze dell’ordine hanno infatti nei giorni scorsi bloccato il corteo che si dirigeva verso i quartieri più ricchi della città usando cannoni ad acqua e lacrimogeni. Nelle manifestazioni almeno 11 persone sarebbero rimaste uccise, 9 ufficialmente confermate.

I manifestanti chiedono le dimissioni del presidente Moise, in carica dal febbraio 2017, accusato di non indagare sui gravi episodi di corruzione di cui sono accusati numerosi membri del precedente governo riguardo all’affaire Petrocaribe, un programma energetico sovvenzionato dal Venezuela che avrebbe dovuto portare nel Paese 3,8 miliardi di dollari.

Da giorni scuole, uffici governativi, molte banche e negozi di generi di prima necessità sono chiusi. Il presidente ha risposto alle proteste annunciando alla tv statale di non avere intenzione di  dimettersi. Nel  suo discorso Moise  non è entrato nel merito delle accuse di corruzione e ha annunciato che il governo prenderà tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza e riportare la pace ad Haiti.

Le proteste nel Paese vanno comunque avanti da mesi. Già nel luglio 2018 in molti erano scesi in piazza per protestare contro la decisione di voler ridurre o, comunque tagliare i sussidi sul carburante. La proposta avrebbe provocato un aumento del 38 per cento nel prezzo della benzina in un Paese allo stremo, tra i più poveri del mondo e nel quale oggi giorno si lotta per la sopravvivenza. La proposta scatenò proteste tali che il Governo fu costretto a ritirarla prontamente.

Anche in quella occasione Haiti venne messa a ferro e fuoco e Port-au-Prince si ritrovò come paralizzata. I manifestanti, in quel caso come in questo, incendiarono pneumatici e saccheggiarono i negozi dei ‘ricchi’ e gli hotel di lusso nella zona di Pétion-ville.

A luglio ad Haiti venne poi inviato un gruppo di marines americani. Il presidente Moise è ‘accusato’ da più voci di avere un atteggiamento estremamente filoamericano.

Vedi la scheda conflitto su Haiti a cura della redazione dell’Atlante delle guerre

di Al.Pi.

Tags:

Ads

You May Also Like

Libia, Italia messa nell’angolo francese

di Andrea Tomasi Mentre il governo italiano prende tempo e descrive come proficuo il ...

Bombe sul referendum (aggiornato)

L'Isis rivendica la strage alla cattedrale cattolica di Jolo nelle Filippine. Una settimana dopo il voto favorevole al referendum sull'autonomia dei musulmani della Regione di Mindanao

Si è chiusa con un bilancio pesantissimo la giornata di domenica a Jolo, nelle Filippine, ...

Sangue, paura disillusione sul voto afgano

Urne a rischio nel Paese dell'Hindukush dove oggi si sceglie il presidente

di Giuliano Battiston ed Emanuele Giordana Il primo attentato è già arrivato a Kabul ...