Accoglienza, intanto Adan (13 anni) è morto

di Ilario Pedrini

Adan è morto. Aveva 13 anni. Era malato di distrofia muscolare e costretto a vivere su una sedia a rotelle.

Adan è una bambino curdo-iracheno. Era arrivato in Alto Adige qualche giorno fa con i genitori e i tre fratellini.

La Svezia non aveva accolto la richiesta di protezione internazionale promossa dalla famiglia che ha quindi tentato di rivolgersi all’Alto Adige che – avevano sentito dire – in materia di diritti e apertura agli stranieri è come e più di una piccola Svezia.

Ma «una rigidissima e distorta interpretazione della Circolare Critelli, ha impedito alle autorità italiane di garantire accoglienza al nucleo familiare, costretto così a passare le notti all’addiaccio o in alloggi di fortuna trovati da alcune associazioni di volontariato» scrive il quotidiano Alto Adige.

Venerdì 6 ottobre, il piccolo Adan è caduto dalla sedia a rotelle a causa di una barriera architettonica, riportando la frattura di entrambe le gambe. «Le sue già precarie condizioni di salute si sono repentinamente aggravate e, nella notte tra il 7 e l’8 ottobre, il tredicenne è morto nel reparto di rianimazione del San Maurizio, dov’era stato ricoverato subito dopo la caduta».

Ora, nella settimana dell’accoglienza, si parla di mancanze e lacune del sistema italiano e altoatesino in particolare.

Le reazioni politiche non sono mancate.

«Abbiamo seguito sin dall’inizio la drammatica storia della famiglia profuga curda con 4 minori giunta a Bolzano circa una settimana fa ed a cui è stata negata accoglienza ci ha nuovamente scossi e indignati».

Ad affermarlo, in una nota, inviata all’Ansa sono i Verdi dell’Alto Adige.

«Con incredulità e molta rabbia abbiamo appreso dalle volontarie di Sos Bozen – spiegano – la tristissima notizia della morte improvvisa questa notte di uno dei quattro figli della famiglia, un ragazzino diversamene abile, di 13 anni, dopo un incidente con la carrozzina avvenuto nella giornata di venerdì e il successivo ricovero che aveva messo in ulteriori difficoltà il già complicato stato di salute del ragazzino e le difficili condizioni di vita della famiglia».

Il gruppo dei Verdi altoatesini – riporta l’Adige – chiede nuovamente, «come già sollecitato ai servizi competenti dalla referente comunale nell’arco della settimana, che venga data immediata assistenza e sostegno alla famiglia e un luogo tranquillo dove stare».

http://www.ladige.it/territori/alto-adige-s-dtirol/2017/10/09/ragazzo-disabile-curdo-morto-appello-verdi-altoatesini

http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2017/10/08/news/istituzioni-sorde-muore-profugo-tredicenne-lasciato-in-strada-1.15961084?ref=hfaabzea-1

 

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