Le forze di sicurezza ciadiane hanno aperto il fuoco giovedi sui manifestanti anti-governativi nelle due città più grandi del Paese, uccidendo decine di persone che protestavano contro il prolungamento del mandato presidenziale a interim nonostante le promesse di nuove elezioni. Il portavoce del Governo ciadiano Aziz Mahamat
Le autorità hanno imposto il coprifuoco dopo le violenze, scoppiate durante le manifestazioni organizzate per protestare contro la proroga di due anni del potere da parte del leader ad interim Mahamat Idriss Deby. La Francia, l’Unione Africana e altri attori internazionali hanno prontamente condannato la repressione della sicurezza sui manifestanti. La strage è avvenuta mentre Il Presidente a interim Deby aveva dichiarato lo stato di emergenza per le inondazioni che stanno colpendo più di un milione di persone nel Paese.
Le manifestazioni erano state convocate nella data in cui i militari avevano inizialmente promesso di cedere il potere, un periodo che è stato prorogato per altri 24 mesi. La scena politica si è particolarmente inasprita dopo che il Presidente Idriss Deby è stato ucciso sul campo di battaglia nell’aprile 2021 mentre visitava le truppe in prima linea che combattano contro i ribelli contrari al governo centrale. Mahamat Idriss Deby, suo figlio di 38 anni, è stato poi insediato dai militari come sostituto a interim del capo dello Stato. Inizialmente aveva promesso che non si sarebbe candidato alla presidenza e che libere elezioni sarebbero seguite a una transizione di 18 mesi. Ma con l’avvicinarsi della scadenza, un Forum nazionale organizzato da Deby ha cambiato piani e scadenze per la restituzione del potere alla scelta elettorale.
In copertina un fotogramma del video pubblicato dal Sole34Ore. Nel testo: Mahamat Idriss Deby durante un viaggio in Ruanda
(Red/Est)