Le proteste per la controversa nuova legge sull’accoglienza di richiedenti asilo infuriano in diverse città indiane marcate da scontri tra polizia e manifestanti e si saldano a quelle contro la nuova legge sulla cittadinanza. Oggi – scrive stamattina Al Jazeera – oltre un centinaio di studenti sono stati feriti dopo che la polizia armata li ha caricati sparando gas lacrimogeni in due università federali dove gli studenti stavano organizzando proteste contro le nuove leggi. Si tratta della Jamia Millia Islamia di Nuova Delhi e della Aligarh Muslim University nell’Uttar Pradesh.
La nuova legge dà diritto alla cittadinanza ai migranti non musulmani
La protesta sulle nuove leggi dura da giorni e a Delhi autobus sono stati dati alle fiamme nelle strade bloccate della capitale. Ma la protesta corre lungo tutta l’India settentrionale e orientale – scrive stamane Bbc – da quando l’ultima legge è stata approvata. I servizi Internet sono stati chiusi in diverse città mentre oggi le università di tutto il Paese hanno ripreso le manifestazioni e oggi è anche il giorno in cui è iniziata la protesta nello Stato del Bengala Occidentale. L’India brucia e le manifestazioni sono già costate alcuni morti e feriti. Decine gli arresti.
Nel testo, l’HindustanTimes di oggi: proteste da Lucknow ad Hyderabad. In copertina un’immagine diventata virale e tratta da un filmato dell’Afp: un soldato imbraccia il fucile durante le manifestazioni
(Red/Est)