Oltre una settimana fa, giorni prima che esplodesse con fragore il “caso Lampedusa”, c’era chi aveva già fatto proposte (non le prime) per affrontare un tema che ha radici lontane e a cui serve dare risposte concrete: il fenomeno dell’immigrazione. Per questo, in un documento (che si può scaricare
L’immigrazione – spiega ancora il documento di LINK 2007 – è un fatto strutturale e come tale deve essere affrontato. Pragmaticamente e non in chiave nazionalistica “focalizzando gli interventi sulla sicurezza e debilitando il sistema di accoglienza e integrazione”. L’organismo auspica una “tregua politica” che coinvolga tutti gli schieramenti per cambiare radicalmente impostazione. La crisi insomma, può anche essere un’occasione per ricercare proposte serie, abbandonando una volta per tutte l’approccio elettoralistico, securitario ed emergenziale di breve termine.
Tra le proposte già sul tavolo per la gestione delle migrazioni, LINK 2007 ricorda alcune delle più significative: l’istituzione del Ministro della migrazione, l’asilo e l’integrazione per coordinare le competenze frazionate in più ministeri; ampliamento e semplificazione degli ingressi regolari per contrastare il traffico di esseri umani; accoglienza diffusa sul territorio, rafforzando il Sistema di accoglienza e integrazione SAI; valorizzazione del terzo settore, degli enti religiosi e delle diaspore organizzate;
Uscire dall’approccio emergenziale degli ultimi anni – continua il documento – richiede anche una riflessione sulla narrazione e sul discorso pubblico, che rimane parziale e lacunoso. “Potrebbe essere un errore abolire ogni distinzione tra i rifugiati in fuga da guerre e violenze – portatori di bisogni specifici protetti dalle convenzioni internazionali – e chiunque si muova spinto dal naturale desiderio di migliorare le proprie condizioni di vita. Ne deriverebbe un’inevitabile svalutazione delle convenzioni stesse, sulla cui base rimane comunque indubbio che chiunque cerchi protezione deve avere diritto ad un esame imparziale della propria richiesta. Le percezioni e le paure dei cittadini, infine, anche quando non corrispondono alla realtà dei fatti, non sono da sottovalutare, ma devono essere prese in seria considerazione per fornire risposte per il loro superamento, avversando così la propaganda interessata ad alimentare e gestire strumentalmente la paura”.
Scarica qui il documento di LINK 2007
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La foto di copertina è del team di Resq, la nave salvavita che sta operando in queste ore il salvataggio di decine di migranti