Voglio partire da due cose piccole e note. Sono qua sotto.
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Costituzione della Repubblica Italiana
Articolo 21
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Non è accettabile che una azienda privata, come è Facebook, decida di annullare pagine e profili che appoggiano una lotta di resistenza legittima, giusta, internazionalmente considerata sacrosanta. Non è logico lo faccia spiegando che i profili e le pagine chiuse “appoggiavano rivendicazioni di organizzazioni considerate terroristiche”, perché la valutazione è di parte, perché le organizzazioni curde in questione sono sul territorio sovrano di uno Stato, invaso platealmente e illegittimamente – come la si veda – da un altro Stato. Diciamo così: i contorni giuridici di torto e ragione sono molto chiari e Facebook li ha travisati, calpestati.
Ed esercitare la censura è sempre, sempre, sempre un atto fascista. La democrazia, la Pace, passano attraverso l’immensa fatica di accettare le opinioni più diverse, anche quelle che ci danno fastidio. Chi a Pontida ha attaccato Gad Lerner urlandogli “ti facciamo mangiare merda” e impedendogli di lavorare è un fascista. I governi che nel Mondo incarcerano gli oppositori sono fascisti. Ovunque si trovino. Qualunque titolo abbiano. Non dobbiamo e non possiamo accettarlo.
Dobbiamo scegliere. Dobbiamo stare dalla parte di chi vuole libertà, diritti, uguaglianza. Stare con chi difende l’idea di un Mondo complesso, contraddittorio, ma migliore. Siamo e saremo sempre contro ogni forma di fascismo. Qualunque sia il colore usato per mascherarlo.