di Paolo Affatato
«Riprendiamo per mano la pace. Noi, come componenti della società civile italiana ed internazionale, siamo pronti a fare la nostra parte per sostenere il cammino della pace ed invitiamo le autonomie sociali Palestinesi ed Israeliane a schierarsi chiaramente per la fine della violenza, per il rispetto reciproco e per il reciproco diritto di vivere in pace e liberamente nel proprio stato. Per questo lanciamo un appello alle associazioni e movimenti Palestinesi ed Israeliani a manifestare insieme, in Terra Santa, sfidando chi invece vuole distruggere con la violenza, con l’aggressione, con l’occupazione e l’assedio, il diritto dell’altro, la possibilità della convivenza e di un futuro di pace e di benessere per tutto il Medio Oriente».
E’ quanto scrive la coalizione “Assisi pace giusta”, che raccoglie centinaia di sigle di associazioni e movimenti della società italiana, inclusi pezzi del mondo cattolico (Pax Christi, Pro Civitate Christiana, Assisi Pace Giusta, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Beati i costruttori di Pace, Focsiv ed altre), accanto a movimenti di diversa estrazione culturale (come Rete Italiana Pace e Disarmo, Acli, Anpi, Arci Associazione delle Ong Italiane, Cgil, Fiom, Fondazione Lelio e Lisli Basso, Gruppo Abele, Gruppo Banca Etica e numerosi altri).
Tutti uniti nel chiedere la pace e nel voler lavorare attivamente per la pace: «Il 7 ottobre – si legge – segna una radicale svolta militare, di guerra, che porterà nuove vittime e nuovo odio senza risolvere le cause che, da quasi un secolo, travolgono la popolazione e la terra di Palestina e d’Israele. E’ evidente per di più il rischio imponderabile del conflitto che potrebbe travolgere il Medio Oriente»….
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Per saperne di più, leggi la nostra scheda conflitto Israele/Palestina
In copertina la colomba della pace