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Gli oligarchi di Trump

Foto di Valentino Funghi su Unsplash

di Maurizio Sacchi

All’inaugurazione della seconda presidenza di Donald Trump, nei posti d’onore in prima fila sedevano: il proprietario di Tesla e SpaceX Elon Musk, il CEO di Meta Mark Zuckerberg, il CEO di Alphabet Inc Sundar Pichai e il fondatore di Amazon Jeff Bezos. Una rottura con la tradizione, poiché i posti migliori alle inaugurazioni presidenziali sono solitamente riservati ai familiari e agli ex presidenti degli Stati Uniti. Un segnale importante: la ricchezza combinata dei soli Musk, Zuckerberg e Bezos è cresciuta fino a quasi 1 trilione di dollari nell’ultimo decennio, mentre il salario minimo federale è rimasto invariato dal 2009. 

La presenza degli oligarchi non é certo una sorpresa. Il 6 dicembre 2024, il Washington Post ha riferito che Musk aveva donato 277 milioni di dollari a Trump e ai repubblicani alleati, diventando il più grande donatore politico individuale alle elezioni del 2024 e il più grande donatore almeno dal 2010. E ora la strategia si fa chiara. Il Department of Government Efficiency è stato istituito dal presidente Donald Trump il 20 gennaio, e opera sotto la giurisdizione dell’Executive Office del Presidente. Musk è stato nominato unico leader dell’organizzazione, che ha come scopo di tagliare drasticamente agenzie e personale dell’amministrazione pubblica. In tal modo, le leve del potere, compresi molti organi di controllo,  saranno in mano proprio ai magnati tecnocrati che, non a caso, hanno avuto i posti d’onore all’inaugurazione, a scapito degli ex-presidenti e altri rappresentanti dello Stato.

Nel discorso di addio al popolo americano di mercoledì, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato: “Oggi, in America sta prendendo forma un’oligarchia di estrema ricchezza, potere e influenza che minaccia letteralmente l’intera democrazia… Sono ugualmente preoccupato per la potenziale ascesa di un complesso tecnologico-industriale… Gli americani vengono sepolti sotto una valanga di disinformazione e informazioni errate che consentono l’abuso di potere”. E il senatore della sinistra democratica Bernie Sanders, ha visto confermata la sua teoria sull’affermarsi negli Stati uniti di una oligarchia, a suo tempo irrisa.

*In copertina Foto di Valentino Funghi su Unsplash

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