Il convoglio dei trucker a Washington si sgonfia

Non più di 2mila veicoli sulla circonvallazione per tentare di emulare i colleghi canadesi. Ma la protesta non fa strada perché le rivendicazioni sono state superate dai fatti  

Un convoglio di circa 2mila veicoli ha percorso la tangenziale della capitale americana Washington, domenica mattina, per chiedere la fine dei decreti e delle restrizioni legati al Covid-19.. Questo anche se la maggior parte delle misure dipendono  dai governi statali e locali, più che dai legislatori di Washington. Misure d’altra parte già  revocate in gran parte degli Stati Uniti. Ma il possibile conflitto si è presto sgonfiato.

Il corteo di camion- ma cui hanno aderito anche cittadini a bordo di veicoli privati-  ha percorso due  giri della  grande tangenziale che circonda la capitale federale,  prima di tornare a Hagerstown, nel Maryland, luogo di adunata Ufrl cosiddetto “Freedom Convoy”. La polizia di Stato del Maryland ha rilasciato una dichiarazione domenica avvertendo i conducenti di pianificare in anticipo i loro spostamenti, in previsione di alti volumi di traffico.Circa 700 uomini della Guardia Nazionale, disarmati, sono stati mobilitati per fronteggiare l’evento. Venerdì sera, uno dei leader della manifestazione aveva promesso di portare il convoglio alla Casa Bianca.“(…)il governo, chiunque, può affermare che hanno predisposto tutta questa opposizione che ci aspetta “, ha detto l’uomo. “Ma quella bandiera sul retro del mio camion andrà fino a Constitution Avenue, tra la Casa Bianca e il Monumento a Washington”.

L’autodefinitosi “Convoglio del Popolo” è partito dalla California del Sud quasi due settimane fa ed è arrivato nella zona di Washington venerdì scorso. La sua base operativa da allora è stata il parcheggio di un autodromo a Hagerstown, Maryland, a circa un’ora e mezza a nord di Washington. “Questa è una maratona, non uno sprint, sulla strada per riavere il nostro Paese”, scrive la manifestante Leah Nordman nel canale Telegram del convoglio. Anche la minaccia di entrare nel centro di Washington per paralizzarne il traffico interno, come accaduto in Canada ad Ottawa, sembra sgonfiarsi. La protesta ha perso molto del suo impulso, dopo  che molti centri  degli Usa hanno ritirato decreti relativi ai vaccini e all’obbligo dell’uso di  mascherine, per la diminuzione brusca di tassi di infezione e dei ricoveri in ospedale. New York City, per esempio, ha ritirato molte delle sue regole sul vaccino COVID-19 e sulle mascherine questa settimana. 

Anche il presidente Joe Biden, durante il discorso sullo stato dell’Unione, ha annunciato la scorsa settimana che gli Stati Uniti hanno raggiunto “un nuovo momento” nella pandemia dopo il calare del picco di infezioni legato all’ondata di Omicron. Benché l’iniziativa sia stata lanciata come bipertisan e apolitica, nelle due settimane scorse il suo carattere ultraconservatore siè reso via via più chiaro. Ma tutti i segnali attuali dicono che si stia risolvendo in molto rumore per nulla.

(Red/Ma. Sa.)

 

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