Manca la manodopera ma, per gli stranieri, arrivare in Italia legalmente per lavorare resta difficile. Alcuni segnali positivi, però ci sono. Dopo il calo del 2020, nel 2021 sono tornati a crescere i Permessi di soggiorno rilasciati: 274mila, più del doppio rispetto all’anno precedente. Gli ingressi per lavoro, secondo i dati della Fondazione Leone Moressa presentati il 14 novembre alla Farnesina e alla Camera dei Deputati, sono passati da 10mila a oltre 50mila e rappresentano il 18,5% dei permessi totali, anche se il primo canale di ingresso per gli immigrati in Italia resta il ricongiungimento familiare (44% dei nuovi permessi). Incremento che non è comunque sufficiente a coprire la richiesta di lavoro.
Nonostante la carenza di manodopera sia lamentata da più settori produttivi, gli ingressi per lavoro (8,5 ogni 10.000 abitanti) rimangono infatti a un livello molto più basso rispetto alla media dell’Unione Europea, dove rappresentano il 29,8%. Il numero degli stranieri residenti in Italia resta stabile: al 1 gennaio 2022 erano 5,2milioni, l’8,8% della popolazione totale.
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*In copertina Photo by Josue Isai Ramos Figueroa on Unsplash