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Iran, Egitto, Etiopia e sauditi nei Brics

di Maurizio Sacchi

Il 1° gennaio Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti sono entrati ufficialmente nei Brics, l’alleanza creata nel 2006, da Brasile, Russia, India e Cina, ai quali si è unito il Sudafrica nel 2010. Il gruppo allargato ha una popolazione combinata di circa 3,5 miliardi di persone, pari al 45% della popolazione mondiale. L’ economia combinata dei Brics ha un valore di oltre 28,5 miliardi di dollari, circa il 28% dell’economia globale. I Paesi Brics produrranno inoltre circa il 44% del petrolio greggio mondiale.

L’Argentina era stata invitata ad aderire, ma il suo nuovo presidente, Javier Milei (nell’immagine a sn), ha dichiarato che non lo farà. Ha marcato così una differenza col peronista Fernandez; e ciò pare coerente con il suo programma di “dollarizzare” l’economia dell’Argentina durante il suo mandato, appena iniziato. I Paesi Brics sostengono che le nazioni occidentali dominano organismi importanti come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, e chiedono una maggiore voce e rappresentanza  per le economie emergenti. Nel 2014, i Paesi Brics hanno istituito la Nuova Banca di Sviluppo che alla fine del 2022, aveva prestato quasi 32 miliardi di dollari ai Paesi emergenti per nuove strade, ponti, ferrovie e progetti di approvvigionamento idrico.

Attraverso i Brics, la Cina sta cercando di accrescere il proprio potere e la propria influenza, soprattutto in Africa. Vuole essere la voce principale del Sud globale. La Russia, da parte sua,  vede l’alleanza  come parte della sua lotta contro l’Occidente, aiutandolo a superare le sanzioni imposte dopo l’invasione dell’Ucraina, specie quest’anno, in cui Mosca detiene la presidenza del gruppo. La Russia ospiterà il vertice dei Brics a Kazan in ottobre. e l’adesione dell’Iran potrebbe aumentare la natura anti-occidentale dei Brics.

Il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che utilizzerà la presidenza per aumentare il ruolo dei Brics nel sistema finanziario internazionale,sviluppare la cooperazione tra le banche ed espandere l’uso delle valute dei Brics, promuovere la collaborazione tra le autorità fiscali e doganali. Con i Brics, la Russia ha l’occasione di  dimostrare all’Occidente che ha ancora amici e alleati nel resto del Mondo, nonostante l’invasione dell’Ucraina del 24 febbraio del 2022 e la guerra in corso nel Nord dell’Europa da quasi due anni.

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