Ha suscitato polemiche e reazioni la decisionedi venerdì 22 ottobre del ministro della Difesa israeliano Benny Gantz di proclamare «organizzazioni terroristiche» sei Ong palestinesi che difendono i diritti umani. A suo dire, sarebbero una copertura delle attività del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), partito presente con tre deputati nel Consiglio legislativo palestinese (qui un servizio che riepiloga i fatti). Protestano l’Ue, i Democratici progressisti americani, gruppi ebraici statunitensi e le principali organizzazioni internazionali. E questa volta persino l’Amministrazione Biden appare voler prendere le distanze dalla decisione israeliana.
“Di fronte a questa decisione di eccezionale brutalità, le dichiarazioni non bastano ed è necessario ricordare che Al-Haq e B’Tselem hanno ricevuto congiuntamente il Premio per i diritti umani della Repubblica francese nel dicembre 2018 e che collaborano al lavoro di documentazione su base legale del rispetto dei diritti umani delle commissioni dell’Onu. È giunto il momento di far capire a Israele che la qualifica di organizzazione terroristica che attribuisce a tutte le organizzazioni palestinesi non funziona più e anche i paesi Europei e la stessa EU, che proteggono i loro valori di giustizia, dovranno mettere in discussione le loro relazioni privilegiate con un Paese che si conferma continuamente come una “eccezione”. E’ necessario – aggiunge – agire con rapidità e forza contro questa nuova offensiva dello Stato di Israele contro la società civile palestinese e come primo passo, chiediamo al Governo Italiano di richiamare immediatamente il suo ambasciatore in Israele”.
Le sei Ong sono Addameer (assistenza ai prigionieri politici), Al Haq, Defense for Children International-Palestine (DCI-P), Union of Agricultural Workers Committees (UAWC), Bisan Center for Research and Development e Union of Palestinian Women Committees (UPWC). organizzazione terroristica anche l’associazione Samidoun che diffonde informazioni sui prigionieri politici palestinesi.
(Red/Est)