Jaffar Express. Missione compiuta

Per i servizi pachistani con la morte di 33 sequestratori che avevano bloccato il treno in Belucistan l’operazione è chiusa. Indice puntato sull’Afghanistan che “ospita” i terroristi da cui venivano gli ordini

Il direttore generale dell’Inter-Services Public Relations (ISPR), generale Ahmed Sharif Chaudhry ha dichiarato mercoledì scorso che l’operazione di sgombero del Jaffar Express, avviata un giorno prima dopo il dirottamento senza precedenti del treno in Belucistan, era arrivata alla chiusura con la morte di tutti e 33 i terroristi presenti in loco. L’attacco senza precedenti al treno, attaccato e messo sotto sequestro, è costato la vita ad almeno 21 ostaggi civili e a quattro militari. Ma, riferisce la Bbc –  cifre contrastanti suggeriscono che molti passeggeri siano ancora dispersi.

“L’11 marzo a Bolan – riferisce il quotidiano pachistano Dawn – i terroristi hanno preso di mira un binario ferroviario intorno all’una di pomeriggio e l’hanno fatto saltare in aria, fermando il Jaffar Express. Secondo i funzionari delle ferrovie, il treno aveva 440 passeggeri”, ha affermato durante un’intervista al programma di Dunya News ‘On the Front’. Il Baloch Liberation Army (Bla) – che è stato messo al bando e che ha rivendicato la responsabilità dell’attacc, – non è però stato menzionato dal generale Chaudhry. L’alto funzionario militare ha giustificato eventuali ritardi nell’azione sostenendo che l’area in cui è avvenuto il sequestro era difficile da raggiungere perché lontana dalle principali reti stradali. E ha tirato in ballo l’Afghanistan con cui i rapporti sono difficili, colpevole di essere la retrovia dei terroristi beluci.

In una dichiarazione rilasciata poco dopo il discorso di Chaudhry, l’ISPR ha reiterato il ruolo seppur indiretto dell’Afghanistan nell’attacco: “I rapporti di intelligence hanno confermato inequivocabilmente che l’attacco è stato orchestrato e diretto da leader terroristici operanti dall’Afghanistan, che erano in comunicazione diretta con i terroristi durante l’incidente. Il Pakistan si aspetta che il governo afgano ad interim mantenga le proprie responsabilità e neghi l’uso del suo territorio per attività terroristiche contro il Pakistan”. A seguire, la  pista afgana è stata rilanciata anche dal portavoce del Foreign Office  Shafqat Ali Khan.

In copertina il Jaffar Express

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