La memoria delle deportazioni

Si pone il problema di come gestire, classificare, schedare racconti orali, come supporto e approfondimento, nell'epoca della scomparsa fisica dei testimoni diretti

di Laura Tussi

La ricerca storica inerente la Shoah si è occupata, per lungo tempo, delle vicende riguardanti lo sterminio, la diffusione e l’organizzazione dell’eccidio, le dimensioni della strage, le modalità di realizzazione. In seguito si è assistito all’ingresso delle storie di vita private, delle singole vicende di persecuzione e di sopravvivenza, che hanno fatto emergere altre dimensioni della soluzione finale.

Nella grande tragedia collettiva, inizia ad imporsi l’analisi della vita quotidiana, lo studio delle trasformazioni dell’ambiente, dei comportamenti, dei vissuti dei perseguitati, dei persecutori e della fascia intermedia degli spettatori. Nel processo di trasmissione degli eventi storici, subentrano le voci testimoniali, per poi passare alle seconde e terze generazioni della memoria, con le questioni della conservazione e divulgazione della storia.

Si pone il problema di come gestire, classificare, schedare racconti orali, come supporto e approfondimento, nell’epoca della scomparsa fisica dei testimoni diretti non solo nella Giornata della Memoria. Subentra la necessità di raccogliere tutte le testimonianze dei carnefici e delle vittime, degli osservatori e degli attori che non si possono escludere dai processi di ricostruzione della storia e della memoria collettiva, in quanto la Shoah non è una sequenza definita di vicende e di azioni, ma una continuità di contrattazioni di vite umane, di modalità di sopravvivenza, di ricerca di luoghi adibiti a morte o a protezione.

La soluzione finale consiste nel patteggiare con altri e verificare, in questa dinamica, la capacità, la solidità, la labilità e le lacerazioni di gruppi umani culturalmente caratterizzati. Lo studio, la documentazione e la trasmissione degli eventi storici connessi alla Shoah implicano un legame diretto con dinamiche di trasformazione sociale, di evoluzione del sistema di valori e di costruzione della società civile stessa.

I temi dell’emancipazione dell’individuo e dell’affermazione dei diritti inalienabili della persona, in relazione con lo sviluppo della democrazia, sono il risultato di un processo di elaborazione illuministica e marxista che ha accompagnato l’evoluzione di una coscienza politica indipendente da strategie di potere.

Continua a leggere su Unimondo.org

*Foto di Majkl Velner su Unsplash

Tags:

Ads

You May Also Like

Ambiente: vittima e causa di conflitto

Il senso della Giornata internazionale per la prevenzione ambientale in guerra e durante violenze  armate

di Elia Gerola Il 6 novembre è stata celebrata la giornata internazionale per la ...

La scommessa militare da Khartum ad Algeri

Si gioca in questi giorni una difficilissima partita fra la società civile e i regimi  algerino e sudanese. Ma quanto ci si può fidare degli uomini in divisa quando sono loro a controllare lo Stato?

di Emanuele Giordana Da Khartum ad Algeri, dalla Thailandia al Myanmar, da molti Paesi ...

Gli occhi del mondo sul nucleare iraniano (2)

Dalla "massima pressione" Usa, alla "massima resistenza" di Teheran. Seconda parte dell'analisi  sulla crisi che vede Usa e Iran minare l'efficacia dell'Accordo siglato nel 2015.