Lunedi Bangkok era già tornata tornata la città di sempre. Traffico, caldo e il lento scorrere del Chao Phraya, il “fiume dei re” che attraversa la capitale tailandese anche conosciuta come Krung Thep, la Città degli Angeli. Ma tra sabato e domenica, Bangkok e stata davvero la città degli angeli e assai meno la capitale del re di una delle monarchie più longeve (e autoreferenziali) del pianeta. Sabato infatti diverse decine di migliaia di abitanti della città –
Le novità sono tante: la possibile creazione di un partito – per ora semplicemente People’s Party – e la presenza in piazza dell’opposizione parlamentare (il Pheu Thai che sostiene gli ex premier Shinawatra, all’inizio tiepido con la protesta) e delle nuove stelle della politica “tradizionale” tra cui spiccava il milionario modernista e
E’ un movimento variegato ma in grado di originare consenso e che ha già dei leader noti e agguerriti come Parit “Penguin” Chiwarak o Panusaya Sithijirawattanakul dell’United Front for Thammasat and Demonstration e più in generale del cosiddetto Free Youth Movement. I loro simboli sono il saluto con tre dita – mediato dal film del 2012 di Gary Ross Hunger Games – e la partecipazione alla Milk Tea Alliance, che riunisce le proteste di Thailandia, Taiwan e Hong Kong da cui è forse arrivata la maggior ispirazione per il movimento. Un movimento eminentemente politico – sempre meno solo giovanile – che ha le idee chiare: contestare la casta militare ma anche quella dei tycoon, aver libertà di critica anche su quel che fa il monarca, cambiare infine una Costituzione voluta dai militari che dà loro potere di veto (la Camera Alta non viene eletta ma scelta) in Parlamento.
*La nuova placca, col simbolo delle tre dita alzate, e’ stata rimossa anche quella da mani ignote nel giro delle 24 ore successive
(Red/E.G.)
In copertina Photo by Joshua Rawson-Harris on Unsplash (cropped)