L’ora dei Talebani

Le promesse della guerriglia afgana nella prima conferenza stampa

Nella loro prima  conferenza stampa a Kabul, il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha affermato di non avere inimicizia verso nessuno e che, in base agli ordini del loro leader, i Talebani hanno perdonato tutti. Lo scrive la televisione afgana ToloNews di cui trascriviamo il resoconto della prima uscita pubblica della guerriglia.  Mujahid ha detto che presto raggiungeranno un accordo attraverso il quale si stabilirà un governo islamico nel Paese ha affermato che la sicurezza di Kabul sta migliorando di giorno in giorno poiché le loro forze sono state dislocate in vari luoghi. Ha detto che la sicurezza delle ambasciate straniere è importante per loro e si impegnano perché le ambasciate saranno completamente al sicuro. Ha aggiunto che  il primo giorno del loro arrivo alla periferia di Kabul hanno impedito alle loro forze di entrare in città, ma alcune persone hanno approfittato della situazione e hanno tentato di depredare la gente. Dice che da ora però  le persone saranno al sicuro. Mujahid ha anche detto che  l’emirato islamico sta promettendo a tutti i Paesi del Mondo che nessuna minaccia sarà posta a nessun paese dall’Afghanistan ma ha aggiunto che  gli afgani hanno il diritto di applicare regole che corrispondano ai valori della gente; pertanto, altri paesi dovrebbero rispettare queste regole.

Le donne potranno  lavorare nel settore sanitario e in altri settori dove sono necessarie. Ha detto che non ci saranno discriminazioni contro le donne e che ci sarà un miglioramento nell’economia del paese e nei mezzi di sussistenza della gente. Ma alla domanda di una giornalista la risposta è stata ambigua con un richiamo alla sharia.  Mujahid ha però  detto che che tutti i media potranno continuare le loro attività ma con tre regole: nessuna trasmissione dovrebbe contraddire i valori islamici, dovrebbero essere imparziali, nessuno dovrebbe trasmettere nulla che vada contro gli interessi nazionali. Mujahid ha affermato che i danni alle persone e alle famiglie si sono verificati accidentalmente durante la guerra, non erano intenzionali e si sono verificati in una situazione incontrollata. “Vogliamo – ha concluso –  stabilire un Governo che includa tutte le parti” e consolidare la fine della guerra.

(Red/Est/Fotonotizie)

 

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