Migranti, la nuova (pericolosa) rotta dal Mar Nero

Una fuga dalla Siria attraverso il Mar Nero con arrivo in Romania. Ancora i numeri non sono consistenti ma sono in aumento le persone che per scappare da Iraq e Siria ‘scelgono’ questa strada.

A segnalare il caso più recente è Unimondo, che riporta la notiziadi uno sbarco a circa 200 chilometri a est della capitale Bucarest, il 13 settembre di 157 persone, tra cui 56 bambini. Tra agosto e settembre sono stati molti altri gli sbarchi, in particolare di iracheni e siriani

Con la chiusura della rotta balcanica per eccellenza c’è chi pensa che questa possa essere una futura porta verso l’Europa.

Il percorso è però molto pericoloso e il mare riserva spesso brutte sorprese come rovesci improvvisi e tempeste. Inoltre dalle coste della Turchia ci vogliono quasi due giorni di navigazione. I greci antichi, lo chiamavano infatti ‘mare inospitale’, mentre le popolazioni ‘moderne’ lo hanno ribattezzato Mar Nero, rimarcando in ogni caso le caratteristiche di forte pericolosità.

Gli attraversamenti non sono ingenti ma comunque in aumento visto che secondo i dati forniti da Frontex solo un migrante aveva tentato la via del Mar Nero nel 2016.

Nel 2017 sono 2600 i migranti fermati in Romania perché cercavano di attraversare illegalmente il confine e ci sono stati episodi in cui la polizia ha aperto il fuoco contro un’auto che ha tentato di forzare un posto di blocco nella città di Moravica, al confine occidentale e ha provocato il ferimento di due migranti e un agente.

In un altro caso, invece, era stato bloccato un camion che trasportava vestiti dalla Turchia alla Germania con 42 migranti nascosti fra gli scatoloni.

Gli attraversamenti non sono ingenti ma comunque in aumento visto che secondo i dati forniti da Frontex solo un migrante aveva tentato la via del Mar Nero nel 2016.

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