Missili, portaerei, sommergibili: mare bollente fra Cina e India

Dopo che la Rpc ha varato la sua nuova portaerei Fujian, dotata di catapulte elettromagnetiche, Dehli ha dichiarato che  inizierà presto a costruirne una nuova, la sua terza

di Maurizio Sacchi

Tensioni sempre vive fra India e Cina. L’ultimo episodio il 20 giugno: militari cinesi hanno attaccato due imbarcazioni della Marina filippina nel Mar Cinese Meridionale, salendo a bordo con asce, lance, machete e martelli per infliggere danni; nella schermaglia, i cinesi non solo hanno danneggiato le imbarcazioni, ma si sono anche impadroniti di otto fucili M4, attrezzature di navigazione e altre provviste (il Presidente Marcos ha poi però buttato acqua sul fuoco).

Sul piano diplomatico, altro attrito: il neo-eletto Presidente indiano Modi ha ringraziato ufficialmente un altro neoletto,  il leader di Taiwan, William Lai Ching-te, che in precedenza si era congratulato con lui i per aver ottenuto un terzo mandato. Pechinoè irritata non solo perché non accetta di veder tributate alle istituzioni di Formosa onori da Stato indipendente, ma anche perché  Lai Ching-te è un dichiarato indipendentista 8anche lui poi ha fatto una mezza marcia indietro). Ma gli attriti vanno oltre il piano diplomatico, con un confronto sulla militarizzazione crescente delle zone di contesa fra i due giganti asiatici.

Dopo che la Cina ha varato la sua nuova portaerei Fujian, dotata di catapulte elettromagnetiche in grado di lanciare i caccia ad alta frequenza, il ministro della Difesa di Dehli Rajnath Singh ha dichiarato che l’India inizierà presto a costruire la sua terza portaerei, aggiungendo che Nuova Delhi non si fermerà a tre ma prenderà in considerazione la possibilità di avere almeno cinque o sei navi di questo tipo. La ultima unità della Marina dell’Esercito popolare di liberazione è stata battezzata col nome della provincia antistante Taiwan, ed è destinata a presidiare il braccio di mare che la separa dal continente. 

Inoltre, l’acquisizione da parte dell’acerrimo rivale Pakistan di sottomarini stealth cinesi dotati di una tecnologia superiore a quella dell’attuale classe Scorpène dell’India, aumenta le preoccupazioni dell’India, che pare propensa per questo ad aggiornare la propria flotta navale. Il mese scorso, l’India ha inviato navi da guerra nel Mar Cinese Meridionale, in quello che è stato visto come un richiamo a Pechino sull’importanza di rispettare il diritto internazionale nella via d’acqua contesa, e  ha consegnato ora il suo primo lotto di missili da crociera supersonici BrahMos alle Filippine, in chiara chiave anti-cinese.

L’ordine di missili supersonici da crociera indiani mira ad ammodernare le sue forze armate nel contesto delle dispute regionali con la Cina. La prima base missilistica BrahMos di Manila, a Luzon occidentale, posiziona i missili supersonici da crociera antinave in condizioni di  colpire obiettivi a 290-300 chilometri di distanza. Scarborough Shoal, una zona contesa tra Filippine e Cina che dal 2012 è stata occupata de facto dalle forze navali di Pechino, dista circa 250 chilometri dalla nuova base. La vendita, per un valore di 375 milioni di dollari, ha segnato anche la prima vendita internazionale del sistema missilistico di Nuova Delhi, che ha suscitato interesse  da parte di altri Paesi della regione, come il Vietnam e l’Indonesia. 

Poiché le Filippine non avevano mai utilizzato sistemi di fascia alta prima del BrahMos, il Paese si è rivolto al suo unico alleato per aiutarlo ad addestrare le sue forze. Negli ultimi anni, il Corpo dei Marines degli Stati Uniti e quello delle Filippine si sono esercitati a formare reti combinate per identificare e colpire obiettivi in mare utilizzando aerei, artiglieria e sistemi missilistici. I pianificatori delle esercitazioni hanno descritto  questo processo di formazione di una “catena di morte” dopo l’affondamento di una nave della Marina militare filippina in disarmo durante le esercitazioni Balikatan dello scorso anno.

Mentre l’ambasciatore americano in India ha affermato la fiducia nell’India, Delhi deve affrontare potenziali sanzioni da parte di Washington per il suo accordo con l’Iran per lo sviluppo del porto in acque profonde di Chabahar, strategicamente importante, volto a incrementare il commercio con l’Asia centrale e a contrastare l’influenza cinese nella regione. Preoccupata dall’influenza strisciante di Pechino nel suo cortile, l’India ha cercato di ricucire i rapporti con le Maldive dopo il ritiro delle truppe dall’isola e a marzo ha presentato un pacchetto di aiuti da un miliardo di dollari per il Bhutan.

Nell’immagine, esercitazione armata della Marina delle Filippine 

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