Nigeria, ancora una strage

L'attacco sferrato dal gruppo Boko Haram sulla folla che aveva appena partecipato ad una veglia funebre è il più grave del 2019

Per la Nigeria il gruppo terroristico Boko Haram continua ad essere un problema grave che miete vittime e semina terrore. L’ultimo episodio di morte risale a lunedì 29 luglio, quando oltre sessanta persone sono rimaste uccise in un attacco a Nganzai, nello Stato del Borno, al Nord Est della Nigeria. I miliziani hanno fatto irruzione a bordo di moto e hanno aperto il fuoco sulla folla che aveva appena partecipato a un funerale.

Per il numero di vittime e le modalità, l’attacco è considerato il più grave sferrato contro civili dall’inizio dell’anno.  Secondo quanto riferito si sarebbe trattato di una rappresaglia nei confronti degli abitanti del villaggio che avevano respinto un attacco di Boko Haram nell’area due settimane fa. Resta però da capire se possa essere riconducibile a Boko Haram o alla fazione scissionista che se ne è distaccata nel 2016, che ha giurato fedeltà al gruppo Stato Islamico e che ha fatto nascere lo Stato islamico in Africa occidentale(Iswap).

Boko Haram, che in lingua hausa può essere tradotto con ‘l’educazione occidentale è peccato’, è attivo non solo in Nigeria ma ha coinvolto anche Ciad, Camerun e Niger, arrivando ad agire nell’area che include gli Stati di Borno, Kano, Kaduna, Bauchi e Yobe. Si stima che dal 2009 ad oggi sono stati oltre 27mila vittime, mentre a causa dell’insicurezza 2,6 milioni di persone a scappare.

di Red/Al.Pi.

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