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Dossier/ Basi militari in Italia: i casi di Aviano, Ghedi e Sigonella

Dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia: le basi militari e i movimenti di protesta che vi si opppongono interessano tutta la Penisola, da Nord a Sud. Dopo aver analizzato i casi di Pisa e della Sardegna, in questo dossier si analizzano i casi di Aviano, Ghedi e Sigonella e dei comitati di opposizione attivi sui territori.

Basi e strutture Nato in Italia

Si trovano sul territorio italiano, ma non sono sotto il controllo nazionale. Le basi Nato sono infatti un Mondo a parte. Oltre a quelle citate in questo dossier (Aviano, Sigonella e Niscemi) ce ne sono altre sparse in tutta Italia. A Napoli, ad esempio, ha sede uno dei due comandi operativi della Nato, l’Allied joint force command (l’altro è a Brunssum, nei Paesi Bassi) e il comando del Security force dei Marines americani, la base dei sommergibili statunitensi e il Comando delle forze aeree statunitensi per il Mediterraneo. Sempre in Campania, a Mondragone, in provincia di Caserta, si trova un sotterraneo antiatomico per il comando americano e Nato da utilizzare in caso di guerra, che però è da anni è in stato di abbandono. Nel porto di Gaeta (a Latina) si trova la base permanente della Sesta flotta statunitense ed è anche una base Nato. A Roma c’è poi la possibilità di formarsi al Nato Defense College, una scuola militare internazionale. A Taranto è di stanza invece il comando delle forze navali e anfibie offerto dall’Italia alla Nato.

A Motta di Livenza, in provincia di Treviso, si trova il Multinational Cimic group, reparto multinazionale interforze a guida italiana che coordina la cooperazione tra la componente militare e le organizzazioni civili dove si svolgono le operazioni. In Liguria, a La Spezia, c’è il Centre for maritime research and experimentation, centro della Nato che si occupa di ricerche in campo scientifico e tecnologico. A Solbiate Olona, in provincia di Varese, si trova invece il Corpo d’armata italiano di reazione rapida della Nato, che può essere inviato velocemente in qualsiasi scenario di crisi. Nella base aerea dell’aeronautica militare italiana di Poggio Renatico, in provincia di Ferrara si trova il Deployable air command and control centre, che controlla lo spazio aereo dell’alleanza atlantica ed è in grado di schierarsi in ogni operazione militare. A Camp Ederle, a Vicenza, si trova infine una base militare degli Stati Uniti dove sono di stanza migliaia di militari americani. Nel 2013 è stato inaugurato un altro campo, il Camp Del Din.

Dossier/ Basi militari in Italia: il progetto di Pisa e chi si oppone

*In copertina e di seguito foto del Movimento No Muos, scattate durante la mobilitazione dell’agosto 2024

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