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Dossier/ Cosa succede al mercato di materie prime e terre rare

foto di Alice Pistolesi

Il mercato delle materie prime è in continuo mutamento e risente di continui sbalzi. La pandemia di Covid-19 e l’acuirsi del conflitto russo-ucraino hanno provocato, così come per le suplly chains che abbiamo analizzato nel precedente dossier, repentini cambiamenti nella domanda, nell’offerta e nei prezzi. Subito dopo la prima fase della pandemia le quotazioni delle materie prime avevano subìto una brusca impennata, a causa dalla ripresa economica, ma il conflitto tra Mosca e Kiev ha poi complicato le cose. I mercati finanziari, infatti, come è noto vengono ‘condizionati’ dagli eventi esterni.

Il mercato delle materie prime e in particolare delle terre rare (vedi chi fa cosa) è quindi in continuo mutamento, non solo a causa della situazione legata al conflitto ucraino. Secondo le previsioni, entro trent’anni ci sarà un aumento massiccio nella richiesta da parte del settore industriale di minerali, metalli e terre rare. Per questo Europa e Stati Uniti si stanno organizzando per dipendere sempre meno dal fornitore principale, la Cina.

*Questo dossier è realizzato in collaborazione con Acav ed è collegato all’Agenda 2030, Goal 7:  Energia pulita e accessibile

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