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Dossier/ Il Peacebuilding in Italia

Nell’impalcatura istituzionale italiana il peacebuilding è assente. Quanto si investe, come potrebbe evolversi, su quali strumenti lavorare per costruire la pace attivamente? Il report “L’Italia e il peacebuilding” realizzato dall’Agenzia per il Peacebuilding nel maggio 2022 prova a rispondere ad alcune di queste domande.

L’obiettivo generale dello studio è infatti “contribuire con dati e contenuti scientifici al dibattito in merito alla politica estera italiana, europea e internazionale, esaminando i punti di forza e gli aspetti da sviluppare dell’approccio italiano al peacebuilding e alla prevenzione dei conflitti”. Il Report, realizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, fornisce un’analisi sul supporto ai processi di pace del sistema paese italiano, inteso come insieme delle istituzioni e della società civile. Si tratta del primo studio sul tema, e mette in luce che in Italia il peacebuilding riceve considerazione limitata, rimanendo spesso relegato a un ruolo marginale.

Il rapporto report suggerisce sia l’integrazione di nuovi strumenti civili all’interno degli interventi in essere da parte della politica estera, sia di porre più attenzione alle misure di prevenzione delle crisi e dei conflitti violenti rispetto a misure reattive e di intervento ex post.

*Questo dossier è realizzato in collaborazione con Acav ed è collegato all’Agenda 2030, Goal 16: Pace, giustizia e istituzioni solide

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