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Dossier/ Il quadro del rischio ecologico globale (3)

Foto di Sandy Ravaloniaina su Unsplash

di Rita Cantalino

L’ultimo capitolo dell’approfondimento sulle minacce ecologiche globali è dedicato all’area più esposta al mondo: l’Africa subsahariana, che è esposta a diversi elementi di criticità il cui combinato disposto può essere devastante. Secondo le stime dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), già adesso, il 26% della popolazione è in una situazione di denutrizione o grave insicurezza alimentare, mentre il 40,6% è in moderata insicurezza. Le prospettive di lungo termine sono inquietanti. L’accesso limitato e a tratti inesistente al cibo è un fattore di per sé limitante dello sviluppo individuale e collettivo, che colpisce soprattutto la popolazione più giovane.

Gli studi mostrano che una cattiva alimentazione, combinata alla mancanza di adeguati stimoli durante l’infanzia, può portare a una perdita del QI fino a 15 punti. I bambini che subiscono arresto della crescita, da adulti, guadagnano anche il 25% in meno dei loro coetanei. Stando alle previsioni, nei prossimi venticinque anni l’Africa subsahariana subirà un boom demografico di diverse misure superiore a quello della popolazione globale. L’assenza o l’arretratezza delle infrastrutture e la mancanza di una governance dei processi faranno il resto.

Dossier/ Il quadro del rischio ecologico globale (1)

Dossier/ Il quadro del rischio ecologico globale (2)

*In copertina Foto di Sandy Ravaloniaina su Unsplash, di seguito Foto di Matt Palmer su Unsplash

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