di Linda Maggiori
Prosegue il nostro dossier sui fornitori di armi, raggiungendo il centro Italia (Toscana, Lazio, Umbria, Marche): anche in queste Regioni, piccole e medie aziende vengono risucchiate nel business della guerra. Il piano di riarmo da 800 miliardi di euro annunciato dalla Commissione Ue alimenta e spinge l’acceleratore sulla produzione di armi, munizioni ed esplosivi. Ad Anagni (RM) è in progetto perfino un nuovo stabilimento per produrre nitroglicerina.
Qui i precedenti dossier:
Dossier/Le catene della guerra in Italia. I fornitori dell’Emilia Romagna (1)
Dossier/Le catene della guerra in Italia. I fornitori del Nord Est (2)
Dossier/ Le catene della guerra in Italia. I fornitori in Lombardia (3)
Dossier/ Le catene della guerra in Italia. Trasporti e logistica (4)
Dossier/ Le catene della guerra in Italia. I fornitori del Nord Ovest (5)