a cura di Alice Pistolesi e Maurizio Sacchi
L’America Latina e i Caraibi ospitano circa l’8% della popolazione mondiale, ma rappresentano il 29% dei tutti gli omicidi commessi nel Pianeta ogni anno. Secondo un rapporto dell’Unodc (l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e crimine) nel 2021 e 2022 diversi paesi dei Caraibi hanno sperimentato un aumento significativo della violenza omicida a causa della criminalità, del narcotraffico, dell’accesso alle armi da fuoco e dell’espansione e della frammentazione di bande che cercano di controllare il territorio.
Nel 2021, 8 dei 10 paesi con il più alto omicidio nel mondo erano in America Latina e nei Caraibi. I più alti livelli di violenza nella regione sono da ricercarsi nella dinamiche di controllo sui mercati illegali. A questo si aggiungono stati di diritto deboli e la crescente disuguaglianza sociale. Alcuni paesi dell’America Latina e dei Caraibi, inoltre, stanno rispondendo alla violenza con “stati di emergenza”, schierando i militari a fianco delle forze dell’ordine e coinvolgendo i cittadini nel controllo della criminalità. In questo dossier si fornisce una breve panoramica di alcune delle situazioni più critiche dell’area caraibica, a partire dal caso di Haiti, il più drammatico a causa della terribile crisi umanitaria in corso.
*Foto di Colin Davis su Unsplash, di seguito un grafico sul tasso di omicidi tratto dal rapporto Unodc 2023