a cura di Alice Pistolesi
La Corte di Giustizia Internazionale continua le sue indagini sul Myanmar, che deve difendersi da molteplici capi d’accusa, riguardanti la violazione della “Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio” nei confronti della minoranza Rohingya, nella regione del Rakhine, finestra birmana sul Golfo del Bengala e confinante con il Bangladesh. Le autorità militari e civili birmane sono state accusate dalla Repubblica del Gambia (vedi Focus 1).
Il procedimento giudiziario sta muovendo i primi passi. In questo dossier ricostruiamo alcuni passaggi e aggiungiamo alcuni elementi di novità legati alla questione Covid-19 e alla (pare) imminente ricollocazione di una parte degli sfollati.
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