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Dossier/ Scuola e istruzione: per molti ma non per tutti

A settembre la ripresa della scuola è per molti ma non per tutti. Secondo l’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) sono 244 milioni i giovani di età compresa tra i 6 e i 18 anni che non vanno a scuola e 771 i milioni di adulti analfabeti. Ancora oggi meno del 40% delle ragazze nell’Africa subsahariana completa la terza media e circa quattro milioni di giovani rifugiati non vanno a scuola.

Non frequentare le lezioni non incide solo sull’istruzione perché un bambino o una bambina, che non frequenta la scuola è più vulnerabile ai trafficanti, al reclutamento militare, ai matrimoni precoci, alle gravidanze adolescenziali e al lavoro minorile. Si stima infatti che se tutte le ragazze completassero l’istruzione secondaria, ci sarebbero il 49% in meno di morti infantili, il 64% in meno di matrimoni precoci, il 59% in meno di gravidanze giovanili, e guadagnerebbero fino al 45% in più di una donna senza istruzione. L’istruzione, inoltre, è un fattore chiave per lo sviluppo sociale ed economico. Secondo la Banca Mondiale, ogni anno in più di istruzione è associato ad un aumento del 9% della retribuzione oraria.

*In copertina foto di Boxed Lunch Productions su Shutterstock. Di seguito un grafico sugli attacchi militari alle scuole della Global Coalition to Protect Education from Attack

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