I manifestanti, sventolano bandiere nazionali e gli striscioni mostrano le frasi “Morte all’America” e “Morte a Israele” accompagnati da slogan a favore della Repubblica islamica. Alcuni tra i manifestanti hanno dato fuoco alle bandiere americane. Sono le immagini che raccontano la risposta del regime che ieri ha voluto denunciare, con una manifestazione a sostegno del governo, le violente proteste della scorsa settimana in Iran per l’aumento dei prezzi del carburante.
Rivolgendosi a migliaia di manifestanti nella capitale lunedì, il generale Hossein Salami ha accusato gli Stati Uniti, il Regno Unito, Israele e l’Arabia Saudita di aver alimentato i disordini, in cui diversi manifestanti sono stati uccisi dalle forze di sicurezza iraniane. L’Iran distruggerà gli Stati Uniti e i suoi alleati se attraverseranno la “linea rossa” segnata da Teheran, ha detto il capo del corpo d’élite dei Guardiani della Rivoluzione. Discorso infuocato che sembrava avere l’obiettivo di stornare l’attenzione sulla crisi interna accusando responsabilità esterne.
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In copertina un fotogramma della manifestazione tratto dalla tv iraniana StarTv
(Red/Est)