Sahel sempre più a secco

In migliaia lasciano ogni anno il Sahel per la scarsità di acqua, la grave insicurezza alimentare. E in molti arrivano in Europa.

A dirlo il rapporto dell’associazione Wetland International in collaborazione con la Croce Rossa europea, presentato a Bruxelles.

Sono ad oggi venti milioni le persone della regione africana in grave crisi umanitaria a causa del declino delle zone umide dell’area che cinge l’Africa sub-sahariana.

A risentire del cambiamento climatico oggi, come riportato dall’agenzia di stampa Ansa, sono fiumi, laghi, pianure e delta della regione.

Secondo Juriaan Lahr, direttore delle operazioni internazionali della Croce Rossa olandese, il “ cambiamento climatico e sconsiderati progetti di sviluppo economico, come la costruzione di dighe e sistemi di irrigazione che deviano le risorse idriche costituiscono le principali cause di migrazioni, conflitti armati, e del depauperamento della fertilità delle aree umide del Sahel”.

Questa zona ha rappresentato la base per le economie di Mali, Niger, Nigeria, Ciad, Burkina Faso, Camerun, Sudan, Etiopia, Eritrea e Kenya e ad oggi è un’area assolutamente inospitale.

La relazione riporta che dalla metà del 2013, nel bacino del lago Ciad l’erosione delle risorse idriche ha provocato oltre 2,3 milioni di sfollati.

L’Unione europea ha destinato nei mesi scorsi un pacchetto finanziario di 5 milioni di euro per la gestione dei rischi di catastrofi nell’Africa sub-sahariana.

In una intervista su La Stampa la ministra della difesa italiana Roberta Pinotti ha dichiarato di “lavorare con gli africani per fermare i migranti del Sahel”.

Tags:

Ads

You May Also Like

Libia: occhi puntati su Berlino

Al via in Germania la Conferenza per tentare di negoziare una pace stabile nel Paese nordafricano

Le parti libiche in conflitto e i loro sostenitori stranieri sono da oggi a ...

Il muro di Atene contro i migranti

Una barriera di 2.7 chilometri, dell’altezza di 1.10 metri, che costerà 500,000 euro. Fondi prelevati da quelli previsti per l’accoglienza a chi fugge da crisi e conflitti

di Maurizio Sacchi Il 30 di giugno il governo geco ha annunciato l’inizio della ...

Al Palazzo di Vetro il futuro è donna

L'ultima Assemblea Generale ha mostrato dei seri segnali di cambiamento. E ha fatto emergere il nome di chi potrebbe rompere, per la prima volta, un muro che sembrava invalicabile

di Gianna Pontecorboli New York – Da quando è stata creata, 78 anni fa, ...