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Un pianeta più caldo. Non solo per i conflitti

Fuoco che fa paura in uno scatto di Michael Barth. Gli incendi dell'estate si devono all'uomo e al riscaldamento globale

E’ iniziata Inizia oggi a Nairobi, in Kenya, la quinta sessione dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente dal titolo “Rafforzare le azioni affinché la natura raggiunga obiettivi di sviluppo sostenibile”. E’ il luogo dove si cerca di capire l’interazione tra la natura e gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un’Agenda che aspira a porre fine alla povertà e ai conflitti, creare società eque e inclusive e assicurare la protezione del pianeta e delle risorse naturali. L’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente è il principale organo decisionale ambientale del Mondo. Ogni due anni, l’Assemblea dell’Onu per l’ambiente riunisce rappresentanti di 193 Stati membri delle Nazioni Unite, aziende, società civile e altre parti interessate.

Ma la sessione si pare con previsioni fosche: secondo un nuovo rapporto delle Nazioni Unite, si prevede che gli incendi estremi diventeranno più intensi e frequenti, con gli esperti che prevedono che gli eventi di incendi boschivi aumenteranno di circa il 50% entro la fine del secolo. Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) e GRID-Arendal, un data center ambientale senza scopo di lucro con sede in Norvegia, hanno pubblicato un rapporto in cui le proiezioni raccontano  come il riscaldamento globale e i cambiamenti nei modelli di utilizzo del suolo stiano rendendo gli incendi più frequenti e gravi. Secondo quanto dice il rapporto, gli incendi estremi globali aumenteranno del 14% entro il 2030, del 30% entro il 2050 e del 50% entro il 2100.

(Red/Est)

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