Via dal Niger. Parte il contingente Usa

Il Paese africano ha formato con Mali e Burkina Faso una Confederazione degli Stati del Sahel. Senza gli occidentali

A metà agosto di due anni era toccato alla Francia a lasciare il Mali per i dissidi col governo di Bamako. Un ritiro che era stato annunciato in febbraio. Adesso (ieri per la precisione) è toccato al contingente Usa lasciare il Niger. Gli Stati Uniti lasciano  la Base 101 dell’aeroporto della capitale del Niger, Niamey, ed entro agosto completeranno il ritiro di truppe ed equipaggiamenti evacuando gli ultimi 500 militari dalla Base 102 ad Agadez, aerostazione che Washington  aveva ricostruito e ampliato investendovi oltre 100 milioni di dollari.

Nel ricostruire la partenza delle truppe americane, il sito di Analisi Difesa spiega anche che in un vertice dei Capi di Stato di Mali, Burkina Faso e Niger tenutosi  a Niamey  è stata annunciata a costituzione della “Confederazione degli Stati del Sahel”. I firmatari “hanno deciso di muovere un passo verso una maggiore integrazione”, si legge in una nota congiunta che annuncia la firma del trattato istitutivo della Confederazione sottoscritto dal leader della transizione nigerina Abdourahamane Tchiani, dal Presidente di transizione del Burkina Faso Ibrahim Traore e dall’omologo maliano Assimi Goita.

Il programma prevede l’istituzione di una Banca per gli Investimenti dell’Alleanza degli Stati del Sahel e la creazione di un Fondo di stabilizzazione oltre al rafforzamento della lotta contro i movimenti jihadisti. Lo scorso marzo, i Paesi dell’Alleanza degli Stati del Sahel (Aes) hanno creato una forza congiunta – spiega il sito di notizie Africanews – per combattere i gruppi jihadisti che minacciano regolarmente i loro territori. Sabato (giorno della creazione della Confederazione ndr) hanno anche espresso il desiderio di “mettere in comune le proprie risorse” in settori ritenuti cruciali come l’agricoltura, l’acqua, l’energia e i trasporti, nonché di voler promuovere un maggiore utilizzo delle lingue locali nei media pubblici e privati ​​delle loro nazioni.

Analisi Difesa ricorda che “le tre nazioni del Sahel sono sostenute militarmente, politicamente ed economicamente da Russia, Cina e Turchia che recentemente hanno fornito anche ingenti quantità di armamenti, accentuando il distacco non solo dalla Comunità Economica degli stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS o CEDEAO) ma anche dall’orbita occidentale. Un cammino iniziato con diversi colpi di Stato nei Paesi africani e con l’acuirsi delle tensioni con l’Occidente culminato in una vera e propria l’espulsione dei francesi dal Mali. Russia e Cina hanno riempito il vuoto politico, economico e militare.

(Red/Est/E.G.)

In copertina soldati francesi di Mali (licenza Shuttelstock). Nel testo festeggiamenti per la Confederazione in un fotogramma tratto da un video di Africanews

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